Comunicati Stampa
Regione Piemonte modello virtuoso per la gestione dei RAEE, ancora da migliorare il numero di CdR
Si è svolta a Torino la seconda tappa del road show nazionale dedicato alla Gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Italia, organizzata dal Centro di Coordinamento RAEE in collaborazione con la Direzione Ambiente della Regione Piemonte. Gli interventi di Alberto Valmaggia,Assessore all'Ambientedella Regione Piemonte, Giuseppe Piardi, Presidente di ASSORAEE e Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE hanno proposto un momento di confronto sui risultati raggiunti e le politiche regionali in fatto di corretta gestione dei RAEE, illustrando i numeri della raccolta e del trattamento e i dati economici relativi all’industria locale dei RAEE.
Il road show continuerà nel mese di ottobre coinvolgendo le regioni italiane che si distinguono per la presenza sul territorio di una adeguata rete di impianti per il trattamento e il recupero finalizzato al riciclo dei materiali derivanti dai RAEE, a testimonianza di come un sistema impiantistico efficiente sia garanzia di sviluppo sostenibile. Fulcro di una rete impiantistica adeguata è, da un punto di vista tecnico, l’Accordo per il trattamento dei RAEE, sottoscritto tra il Centro di Coordinamento e le Associazioni degli impianti per la prima volta nel 2008 e da ultimo rinnovato ad aprile del 2016, che stabilisce i requisiti e gli standard per le aziende di trattamento operanti nel quadro governato dal CdC RAEE.
Secondo i dati del Centro di Coordinamento RAEE, la Regione Piemonte rappresenta un modello positivo nella gestione di questa particolare tipologia di rifiuti grazie alla presenza di 206 impianti che si occupano di RAEEsul territorio regionale iscritti all’elenco gestito dal Centro di Coordinamento RAEE, a fronte di 665 unità situate nel Nord Italia. L’elenco comprende sia impianti dediti al trattamento per il recupero delle materie prime sia impianti che ne fanno l’immagazzinamento in attesa dell’invio ad un impianto di trattamento.
Nell’anno 2016, gli Impianti autorizzati hanno trattato 26.230.015 kg di RAEE, di cui 15.701.250 kg provenienti da RAEE domestici e 10.528.765 kg da RAEE professionali. In particolare, ben 15.701.250kg dei RAEE di origine domestica sono state trasportate dai Sistemi Collettivi associati al Centro di Coordinamento RAEE agli Impianti di Trattamento sul territorio regionale, con una predominanza delle tipologie di rifiuti appartenenti al Raggruppamento 2 – Grandi Bianchi (7.669.267 kg), R4 - Piccoli Elettrodomestici (3.628.385 kg) e R1 – Freddo e Clima (3.179.374 kg). I RAEE di origine professionale hanno riguardato apparecchiature dismesse appartenenti a tutte le categorie merceologiche individuate dalla direttiva europea, ad eccezione della Categoria 7 (Giocattoli e apparecchiature per lo sport e il tempo libero).
Positivo risulta anche l’andamento della raccolta in Regione Piemonte registrato nel periodo gennaio – agosto 2017. Nel complesso sul territorio regionale sono stati raccolti 15.140.118 kg di RAEE, in aumento del 7,3% rispettoallo stesso periodo del 2017. I Raggruppamenti 1 (Freddo e Clima), 2 (Grandi Bianchi) e 4 (Piccoli Elettrodomestici) risultano in crescita del 10% circa, mentre si osserva un calo di R3 (Tv e Monitor) e R5 (Sorgenti Luminose). La migliore performance nel periodo è stata registrata dalla provincia di Torino con6.423.853 di chilogrammi raccolti, seguita a distanza da Cuneo con 2.520.063 kg e Alessandria e Novara rispettivamente con 1.500 mila kg.
“La spinta all’aumento della raccolta differenziata dei Raee – sostiene l’assessore regionale all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia –si inserisce nell’ottica della riduzione non solo del quantitativo di rifiuti da smaltire, ma anche della loro pericolosità, per la presenza di metalli pesanti e sostanze dannose. A questo proposito, pur prendendo atto della considerevole presenza di centri di raccolta in tutto il territorio regionale, risulta ancora opportuno provvedere in casi particolari a una più puntuale presenza di tali centri. La Regione ha avviato per il triennio 2017-2019 un programma di interventi finalizzato anche alla realizzazione o all’ampliamento dei centri di raccolta rifiuti sul territorio. I fondi sono a disposizione dei consorzi di bacino che dovranno presentare nelle prossime settimane le richieste di finanziamento secondo i criteri già individuati”.
“La Regione Piemonte rappresenta un modello virtuoso nella gestione deiRAEE, grazie alla presenza di una ottima rete di impianti sul territorio. Per sfruttare al meglio queste strutture e incentivare l’industria dei RAEE, in futuro la Regione dovrà impegnarsi a rendere più omogenea la raccolta sul territorio regionale, investendo nell’apertura di nuovi Centri di Raccolta - commenta Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE. La promozione di un road show nazionale attraverso le regioni italiane che si distinguono per la presenza sul territorio di una adeguata rete di impianti per il trattamento e il recupero finalizzato al riciclo dei materiali derivanti dai RAEE ha lo scopo di far emergere le best practice italiane e mostrare che l’industria dei RAEE genera un’economia fiorente, capace di creare un indotto importante e possibilità occupazionali sul territorio. Alla base di questa industria c’è una raccolta virtuosa, su cui la Regione Piemonte dovrà continuare a investire per garantire una maggiore capillarità della rete infrastrutturale e una corretta comunicazione a cittadini e consumatori”.
“L’accordo per il trattamento dei RAEE nasce da un confronto approfondito e costruttivo tra il Centro di Coordinamento (in rappresentanza dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche aderenti ai sistemi collettivi presenti nel Centro di Coordinamento stesso) e le Associazioni dei recuperatori (in rappresentanza degli impianti di trattamento dei RAEE) che ha dato vita, in modo volontario e partecipativo, a un sistema di trattamento e di controllo di questi rifiuti efficace e qualitativamente adeguato, in linea con i più aggiornati standard europei - commenta il Presidente di ASSORAEE Giuseppe Piardi. Di tale modello non si potrà non tenere conto nei prossimi sviluppi normativi, e in particolare nel Decreto del Ministero dell’Ambiente in definizione sugli standard di trattamento e controllo”.
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